NATALE DEL SIGNORE

Vi proponiamo via web la traccia della Veglia e Celebrazione Eucaristica della notte in occasione della Messa della Notte (giovedì 24 Dicembre 2020 ore 19.30) in modo che possiate seguirci anche dalle vostre case (link per la diretta: SACROCUOREPONTEROSSO TV – Parrocchia Sacro Cuore di Passo Varano e Ponterosso).

Veglia e Celebrazione Eucaristica della notte 

Mentre si esegue il canto di accoglienza, i ministri entrano processionalmente in chiesa.

Il celebrante, giunto davanti all’altare, compie la debita riverenza e si porta subito alla sede. Il bacio dell’altare si compirà al canto della Grande Dossologia.

CANTO DI ACCOGLIENZA

SALUTO DEL CELEBRANTE

C – Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. 
T – Amen.

C – La benedizione di Dio Padre, fedele all’alleanza eterna, la grazia del Signore Gesù, che si è consegnato alla morte per noi, la verità dello Spirito Santo, che illumina con la sua luce gli angoli più tenebrosi della storia, siano con tutti voi.  
T – E con il tuo spirito.

MONIZIONE INTRODUTTIVA

C – Fratelli e sorelle, quest’anno ci ritroviamo a celebrare il Natale del Signore profondamente provati dalla pandemia del coronavirus. Quante porte si sono chiuse nei nostri paesi e nelle nostre città, perché intere famiglie sono state distrutte da questo nemico invisibile! E ancora quanti malati, quante nuove povertà, scaturite dalla paralisi economica che ha portato tante famiglie allo stremo… ma tutto questo ci può portare a dire che quest’anno “non sarà un Natale” o che sarà un “Natale sottotono”? Dio non viene piuttosto per chi è povero, per chi è ferito, per chi ha pi bisogno di lui? Forse quest’anno sarà un Natale più vero di quelli passati, perché comprendiamo che Natale è “Dio che si fa nostro prossimo”, “Dio che viene ad abitare il deserto delle nostre esistenze” così tanto provate. E forse capiremo che magari tutto ciò che gira di solito attorno al Natale non ha niente a che vedere con il “Festeggiato”. Sarà la volta buona che capiremo il senso più autentico del Natale? Ce lo dovremmo augurare!!!
In questa notte santa ci siamo radunati per accogliere il messaggio pieno di speranza che viene dall’incarnazione di Gesù: Dio non si è stancato degli uomini; Egli è fedele alle sue promesse e la sua misericordia mai viene meno. Fatti voce delle attese di tutti gli uomini e le donne della terra, chiediamo al Padre di mostrarci il suo volto d’amore e di mandare in mezzo a noi il Messia promesso.

PREGHIERA INIZIALE

C – Preghiamo.

O Dio del cielo, che hai fatto di Betlemme un’alleanza eterna, affinché i peccatori potessero godere senza alcun impedimento della tua grazia, stanotte uniscici a te affinché possiamo trovare gioia e consolazione nella nascita del Cristo tuo Figlio. Sii benedetto oggi e sempre nei secoli dei secoli. 

T – Amen.

IN ASCOLTO DELLA PAROLA

C – La nostra vita è attraversata da slanci di fede e di fiducia, ma anche da tante paure: le preoccupazioni quotidiane e l’ansia per un futuro incerto, la gioia che proviene dall’amore e la prova della sofferenza. E in questo tempo particolare forte è l’apprensione per il rischio del contagio. Questi sentimenti trovano eco nel libro delle Lamentazioni e nei Salmi, in cui l’umana sofferenza e il peccato attendono con fiducia la redenzione di Dio. Il mistero dell’Incarnazione dona nuova speranza all’uomo: in Cristo Dio si fa solidale con noi e tutta la nostra umanità viene abitata dalla sua presenza.

Invochiamolo ripetendo insieme:

Vieni, Signore Gesù, vieni tra noi!

Vieni e salva il mondo

Lettore

«Quando t’invoco, rispondimi,

Dio della mia giustizia!

Nell’angoscia mi hai dato sollievo;

pietà di me, ascolta la mia preghiera.

Molto dicono: “Chi ci farà vedere il bene,

se da noi, Signore, è fuggita la luce del tuo volto?”».

(Sal 4,1.7)

Lettore

«Porgi l’orecchio, Signore, alle mie parole:

intendi il mio lamento.

Sii attento alla voce del mio grido,

o mio Re e mio Dio, perché a te, Signore, rivolgo la mia preghiera».

(Sal 5,2.3)

Tutti

Vieni, Signore Gesù, vieni tra noi!

Vieni e salva il mondo

Lettore

«Il Signore sarà un rifugio per l’oppresso,

un rifugio nei momenti di angoscia.

Confidino in te quanti conoscono il tuo nome, perché tu non abbandoni chi ti cerca, Signore.

Lettore

Abbi pietà di me, Signore,

vedi la mia miseria,

tu che mi fai risalire dalle porte della morte,

perché io possa annunciare le tue lodi;

il misero non sarà mai dimenticato,

la speranza dei poveri non sarà mai delusa»

(Sal 9,10-11.14-15.19)

Tutti

Vieni, Signore Gesù, vieni tra noi!

Vieni e salva il mondo

Lettore

Fino a quando, Signore,

continuerai a dimenticarmi?

Fino a quando mi nasconderai il tuo volto?

Fino a quando nell’anima mia addenserò pensieri, tristezza nel mio cuore tutto il giorno?

Lettore

Guarda, rispondimi, Signore, mio Dio,

conserva la luce ai miei occhi.

Nella tua fedeltà ho confidato:

esulterà il mio cuore nella tua salvezza,

canterò al Signore, che mi ha beneficato».

(Sal 13,2-4.6)

Tutti

Vieni, Signore Gesù, vieni tra noi!

Vieni e salva il mondo

Lettore

«Sono rimasto lontano dalla pace,
ho dimenticato il benessere.

E dico: «È scomparsa la mia gloria,
la speranza che mi veniva dal Signore». (Lam 3,17)

Lettore

«Buono è il Signore con chi spera in lui,
con colui che lo cerca.

È bene aspettare in silenzio
la salvezza del Signore.

Poiché il Signore
non respinge per sempre.

Ma, se affligge, avrà anche pietà
secondo il suo grande amore».

(Lam 3,25-26.31-32)

Tutti

Vieni, Signore Gesù, vieni tra noi!

Vieni e salva il mondo

Lettore

«Ti sei avvolto in una nube,
perché la supplica non giungesse fino a te.

Rivoli di lacrime scorrono dai miei occhi,
per la rovina della figlia del mio popolo.

Lettore

Il mio occhio piange senza sosta
perché non ha pace,

finché non guardi e non veda
il Signore dal cielo.

Il mio occhio mi tormenta
per tutte le figlie della mia città».

(Lam 3,43.48-51)

Tutti

Vieni, Signore Gesù, vieni tra noi!

Vieni e salva il mondo

Lettore

«Scostatevi! Un impuro!», si gridava per loro,
«Scostatevi! Non toccate!».
Fuggivano e andavano randagi tra le genti,
non potevano trovare dimora.

Ancora si consumavano i nostri occhi,
in cerca di un vano soccorso.
Dal nostro osservatorio scrutavamo
verso una nazione che non poteva salvarci».

(Lam 4,15.17)

Lettore

«Ricòrdati, Signore, di quanto ci è accaduto,
guarda e considera la nostra umiliazione.

Con un giogo sul collo siamo perseguitati,
siamo sfiniti, non c’è per noi riposo».

(Lam 5,1.5)

Tutti

Vieni, Signore Gesù, vieni tra noi!

Vieni e salva il mondo

Lettore

La gioia si è spenta nei nostri cuori,
si è mutata in lutto la nostra danza.
È caduta la corona dalla nostra testa.

Per questo è diventato mesto il nostro cuore,
per tali cose si sono annebbiati i nostri occhi.

(Lam 5, 9.16-17)

Lettore

Ma tu, Signore, rimani per sempre,
il tuo trono di generazione in generazione.
Perché ci vuoi dimenticare per sempre,
ci vuoi abbandonare per lunghi giorni?
Facci ritornare a te, Signore, e noi ritorneremo,
rinnova i nostri giorni come in antico.
Ci hai forse rigettati per sempre,
e senza limite sei sdegnato contro di noi?

(Lam 5,19-22)

Tutti

Vieni, Signore Gesù, vieni tra noi!

Vieni e salva il mondo

CANTO DI INIZIO

Il Diacono (dall’ambone) o il Celebrante (dalla sede)  proclama. la Kalenda,

PROCLAMAZIONE DELLA NASCITA DEL SALVATORE (KALENDA)

D – Trascorsi molti secoli dalla creazione del mondo,
quando in principio
Dio aveva creato il cielo e la terra
e aveva fatto l’uomo a sua immagine;
e molti secoli da quando, dopo il diluvio,
l’Altissimo aveva fatto risplendere l’arcobaleno,
segno di alleanza e di pace;
ventuno secoli dopo la partenza
da Ur dei Caldei di Abramo, nostro padre nella fede;
tredici secoli dopo l’uscita di Israele dall’Egitto
sotto la guida di Mosè;
circa mille anni dopo l’unzione di Davide
quale re di Israele;
nella sessantacinquesima settimana,
secondo la profezia di Daniele;
all’epoca della centonovantaquattresima Olimpiade;
nell’anno 752 dalla fondazione di Roma;
nel quarantaduesimo anno
dell’impero di Cesare Ottaviano Augusto;
quando in tutto il mondo regnava la pace,
Gesù Cristo, Dio eterno e Figlio dell’eterno Padre,
volendo santificare il mondo con la sua venuta,
essendo stato concepito
per opera dello Spirito Santo,
trascorsi nove mesi, nasce in Betlemme di Giuda
dalla Vergine Maria, fatto uomo:
Natale di nostro Signore Gesù Cristo
secondo la natura umana.

Si scopre l’immagine di Gesù Bambino

GRANDE DOSSOLOGIA

Viene intonata la grande dossologia (Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore…).
Durante il canto del Gloria si suonano le campane.
Il Celebrante si porta all’altare, lo bacia e si accendono le candele

RITI DI CONCLUSIONE

Il celebrante, prima di rientrare in sacrestia, si reca al presepio per deporvi l’immagine di Gesù bambino. Poi recita:

PREGHIERA A GESÙ BAMBINO

C – Signore Gesù, ti adoriamo e ti glorifichiamo
per il grande mistero della tua incarnazione.
Obbediente al disegno del Padre,
ti svuoti della tua divinità
e vieni ad abbracciare la nostra natura umana.
Così ci insegni a cercarti nella povertà
della grotta di Betlemme,
nella quotidianità della vita di Nazareth,
nella sapienza della croce
che muore per risorgere a vita nuova.
Mite bambino, accogli il nostro rendimento di grazie,
come nella notte santa della tua nascita
hai accolto l’umile omaggio dei pastori
che per primi si sono messi in cammino verso di Te.
Sveglia la nostra pigrizia e smuovi la nostra indifferenza,
affinché possiamo riconoscerti
e servirti nei fratelli e nelle sorelle
che incontriamo sulle strade della vita.
E come gli angeli annunciarono la tua nascita,
dona a noi di poterti testimoniare
con il canto nuovo dell’amore.
Signore, misericordia e tenerezza del Padre,
resta con noi per sempre.

T – Amen.

(Michele Carretta)

Sacrocuoreponterosso

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