Io sono con te

Carissimi genitori,
La celebrazione della Cresima si avvicina (19 aprile) e  desidero comunicarVi il bell’incontro di oggi, affinché possiate approfondire in famiglia con i vostri figli/e.
Abbiamo letto e commentato a pagina 46 del libro “Sarete miei Testimoni” soffermandoci sul motivo del nostro catechismo: il sacramento della Cresima (o Confermazione) in cui lo Spirito Santo con i suoi doni ci rende più conformi a Cristo e ci associa più profondamente alla sua missione nel mondo.

http://www.educat.it/catechismo_dei_ragazzi/sarete_miei_testimoni/

Gli antichi profeti (Isaia 11,2) avevano annunciato: “Lo Spirito del Signore è spirito di sapienza e di intelletto, di consiglio e di fortezza, di scienza e di pietà, e del timore santo di Dio”. Oggi siamo partiti dalla “Sapienza”. Il dono della «Sapienza» è il dono che illumina il cuore, il dono della luce interiore; è un dono gratuito, però noi “dobbiamo chiederlo”, cioè essere disposti a farci plasmare dalla Parola del Signore.

La parola sapienza deriva dal latino «sàpere», che significa «avere sapore, essere gustoso». Grazie a questo dono, assaporiamo la natura, ne ammiriamo la bellezza; sentiamo il mistero di Dio nel mormorare delle foglie, lo intravediamo nel brillare delle stelle… ed anche l’esistenza più modesta trova meraviglie in tutto e diventa essa stessa meravigliosa. Chi ha il dono della «Sapienza» non solo assapora il creato, ma lo legge ed impara da esso. Un grande monaco inglese del Medioevo, Isacco della Stella, diceva: «Questo mondo serve l’uomo in due modi: nutrendolo e insegnandogli. Il secondo regalo del dono della «Sapienza» è quello di aiutarci a distinguere il bene dal male. In un mondo come il nostro in cui disponiamo del telefonino, del computer, internet, tv… serve più che mai questo dono perché non basta «avere» tante cose, bisogna sapere anche «come» usarle. A che serve avere il computer e poi non sapere come si usa? Ma non basta neanche sapere come usare le cose: bisogna sapere per che cosa usarle. Il telefonino si può usare per fare gli auguri a un amico, oppure per insultarlo. Internet è una conquista grandissima: può essere usata per acquisire preziose informazioni, per ampliare la propria cultura, oppure per commettere le azioni più sporche e innominabili. Il dono della «Sapienza», dunque, è il dono che illumina il cuore, il dono della luce interiore. Il re Salomone divenne «sapiente» proprio in forza di esso: «Signore, così pregava, io sono un ragazzo, non so come regolarmi: concedimi un cuore docile perché sappia distinguere il bene dal male» (1 Re 3,7-9). Ancor più in profondità, il dono della «Sapienza» è il dono che ci dà la patente per la vita, perché ce ne spiega il senso! Siete convinti che per vivere in questo mondo è più che mai necessaria una Sapienza che viene dall’alto? A che cosa abilita il dono della Sapienza? Il dono è un «talento» che Dio ci regala.

Il Dono della Sapienza

Abbiamo letto la lettera di Giacomo 1, 1-11, lettura che oggi cade a proposito. Parla della Sapienza e delle sue applicazioni.

GESU’ ci invita ad essere “costruttori” del SUO Regno, un Regno umano dove vivere il potere come relazione fraterna e non come dominio. Dove la creatività sia  alla radice, come principio pratico utile a coinvolgerci sempre più nel cambiamento verso una società non violenta. Le parole hanno un peso e un valore, sia nella vita reale che nei social. L’associazione Parole 0Stili, nata nel 2017, con l’idea di responsabilizzare ed educare gli utenti della Rete a praticare forme di comunicazione non ostile, rivolgendosi a tutti i cittadini consapevoli del fatto che l’ostilità espressa in Rete può avere conseguenze permanenti nella vita delle persone, ha ideato un manifesto con il contributo di molti professionisti della comunicazione, persone che condividono la volontà di rendere la Rete un luogo più rispettoso e civile. Ognuno si impegna a contrastare i linguaggi d’odio aderendo al Manifesto della comunicazione non ostile.

Decalogo Parole Ostili

Subito dopo abbiamo letto e commentato le applicazioni pratiche del valore della Sapienza attraverso il Manifesto della “comunicazione non ostile” distribuito a tutte le scuole d’Italia con circolare ministeriale nella primavera del 2017.

Virtuale è reale: Dico o scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona;

Si è ciò che si comunica: Le parole che scelgo raccontano la persona che sono, mi rappresentano;

Le parole danno forma al pensiero: Mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso;

Prima di parlare bisogna ascoltare: Nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura;

Le parole sono un ponte: Scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri;

Le parole hanno conseguenze: So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi;

Condividere è una responsabilità: Condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi;

Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare: Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare;

Gli insulti non sono argomenti: Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi;

Anche il silenzio comunica: Quando la scelta migliore è tacere, taccio.

Il Manifesto della comunicazione non ostile

Infine abbiamo provato a cantare una canzone: “NON TEMERE” la musica è tratta da Scarborough Fair, le parole evangeliche sono di un’amica del nostro gruppo di preghiera. Non temere, Io sono con te sono le parole che Gesù, attraverso l’evangelista Matteo, 28,20 – vuol far risuonare dentro di noi: non è una semplice canzone, ma anche una preghiera per far crescere la nostra fede in Gesù.

NON TEMERE

(parole di Lucilla 2009-musica Scarborough Fair)

Non temere io sono con te.
Ogni cosa conosco di te.
Sto bussando e se tu lo vorrai,
la tua porta a me aprirai.

Difendi la vita, difendi l’amor,
la bellezza e il sogno che hai in cuor,
gli affanni, il dolore consegnali a me,
li trasformo in amore per te.

Fate questo in memoria di me
e la pace rinasca tra voi.
Se condividi ogni cosa che hai,
pane per gli altri anche tu diverrai.

Sto parlando d’amore al tuo cuor,
non vedo male ne colpa in te
che ti allontani dagli altri e da me!
Non temere io sono con te!

Oggi è stato molto bello per me e credo anche per i presenti.

Un abbraccio a tutti.

Ciao, ciao Sandro Mattioni

Sacrocuoreponterosso

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