Lezioni on-line atto I°… abbiamo proseguito la lettura del libro a pagina 108 e spiegato l’importanza e le fasi salienti della Cresima, poi siamo entrati nel “cuore” della fede Cristiana e del terzo dono dello Spirito Santo “IL CONSIGLIO”:
IL DONO CONSIGLIO
Nella Bibbia, la parola «consiglio» significa per lo più «progetto».
«I popoli non comprendono il consiglio del Signore» (Mic 4,12): gli uomini non cooperano a realizzare il «disegno» che Dio ha su di loro, anzi lo rifiutano. Su ogni uomo Dio ha un «progetto»; egli chiama ciascuno a realizzare qualcosa di unico e irripetibile. Dio non fa mai fotocopie! Il progetto di Dio su di noi non è un’imposizione, è invece una proposta di lavoro insieme: Dio sa qual’ è la via per la nostra riuscita nella vita, per la realizzazione piena della nostra personalità. Se noi la comprendiamo, l’accogliamo, c’impegniamo a seguirla, con intelligenza e amore, diventiamo «autentici», «veri»; diventiamo «unici», «irripetibili». Proprio come ci vuole Dio.
«Il Signore mi ha dato consiglio, anche di notte il mio cuore mi istruisce» (Sal 16, 7).
La condizione essenziale per conservare questo dono è la preghiera. Pregare il Signore: “Signore, aiutami, consigliami, cosa devo fare adesso?”. E con la preghiera facciamo spazio, affinché lo Spirito venga e ci aiuti in quel momento, ci consigli su quello che tutti noi dobbiamo fare. Attraverso il dono del consiglio, è Dio stesso, con il suo Spirito, a illuminare il nostro cuore, così da farci comprendere il modo giusto di parlare e di comportarsi e la via da seguire. Ma come agisce questo dono in noi?
Nel momento in cui lo accogliamo e lo ospitiamo nel nostro cuore, lo Spirito Santo comincia subito a renderci sensibili alla sua voce e ad orientare i nostri pensieri, i nostri sentimenti e le nostre intenzioni secondo il cuore di Dio. lo Spirito ci fa crescere interiormente, ci fa crescere positivamente, ci fa crescere nella comunità. Nello stesso tempo, ci porta sempre più a rivolgere lo sguardo interiore su Gesù, come modello del nostro modo di agire e di relazionarci con Dio Padre e con i fratelli. Il consiglio, allora, è il dono con cui lo Spirito Santo rende capace la nostra coscienza di fare una scelta concreta in comunione con Dio, secondo la logica di Gesù e del suo Vangelo.
Nei momenti più problematici e confusi della nostra vita, cogliamo tutta la nostra fragilità e precarietà: cogliamo il bisogno che abbiamo degli altri, e soprattutto di quell’ Altro, che supera ogni limite umano, che può davvero «consigliarci»: Dio. Prezioso, insostituibile diventa per noi il dono del «consiglio», che porta sicurezza, fiducia, speranza nella nostra vita.
Ecco la preziosità del dono del «consiglio». Ci aiuta a deciderci nel modo giusto: a progettare il futuro, a proiettarci nel domani. Siamo dunque sollecitati a non sprecare le nostre risorse, ma a farle fruttificare al massimo, realizzando nel modo migliore il «progetto» di Dio su di noi, il suo grande «sogno». E noi, resi capaci di accogliere i «consigli» dello Spirito, diventiamo capaci di «consigliare» i nostri fratelli.
Don Franco Cardani della chiesa di Milano: deceduto il 2 settembre 2019
I NOSTRI NOMI SONO SCRITTI NEI CIELI (Lc.10,20)
I nostri nomi sono scritti nei cieli, cioè nel CUORE di Dio il quale vuole relazionarsi con ciascuno di noi: la relazione sostituisce l’autorità – RALLEGRIAMOCI – Il fatto stesso che i nomi sono scritti nei cieli (nel cuore di Dio) significa che vivremo con Dio stesso per tutta l’eternità – questo è il vero motivo per festeggiare. In Gv. 17,3 Gesù prega il Padre con queste parole…”Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. “Conoscere” Gesù significa intimità con Lui e questa è la vera ragione per la quale siamo stati salvati.
NEL GIORNO DELLA CRESIMA GESU’ CI CHIAMA (Is.43,1) uno ad uno PER NOME:
è stata questa l’esperienza del giovane Samuele, nel suo primo importantissimo incontro con la Parola di Dio. Per ben tre volte, si è sentito chiamare per nome e anche se non comprendeva bene che era Dio che lo chiamava, Samuele non ha fatto finta di non sentire, ma ha risposto subito (cfr. 1Sam 3,3b-10.19). Lui già ci conosce, Dio pronuncia il nostro nome solo questo, ma lo pronuncia con talmente tanto amore che diventa una fecondità nel nostro cuore. È Gesù la Parola di Dio, che passa accanto a noi e ci chiama per nome. Gesù è in mezzo a noi, è vicino a noi, nella nostra storia quotidiana, di qui passa e cambia la nostra vita, le dà pienezza. È quello che è avvenuto ai discepoli Andrea e Giovanni (Gv. 1, 35-42).
GESU’ HA SCELTO LA SOLIDARIETA’: Ha messo a disposizione la sua vita, il suo tempo, le sue energie, la sua parola, a vantaggio nostro e di tutta l’umanità. Essere solidali significa mettere a disposizione degli altri quello che siamo e quello che abbiamo. Tutti abbiamo qualcosa da condividere con gli altri: il tempo, il sorriso, il saper ascoltare, la stima reciproca. Solidarietà verso tutti: quelli vicini e anche quelli sconosciuti, quelli che, attraverso mille difficoltà, vengono a bussare alla porta delle nostre città e del nostro paese. Apocalisse 3:20 “ Ecco, io sto alla porta e busso, se qualcuno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui, e cenerò con lui ed egli con me.” Il consiglio, allora, è il dono con cui lo Spirito Santo rende capace la nostra coscienza di fare una scelta concreta (un progetto) in comunione con Dio, secondo la logica di Gesù e del suo Vangelo.
Salmo 15,7:
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio cuore mi istruisce.
Salmo 73/72,24:
Tu mi guiderai col tuo consiglio e poi mi accoglierai nella tua gloria.
Proverbi 1,5:
Ascolti il saggio e aumenterà il sapere, e l’uomo accorto acquisterà il dono del consiglio.
Un abbraccio a tutti.
Ciao, ciao Sandro Mattioni